Michael S. Rozeff

Vuoi davvero essere un repubblicano o un democratico?

(2010)

 



Nota

Una eccellente analisi del perché la libera scelta in materia di governo potrebbe risolvere quasi ogni concepibile problema nell'ambito delle relazioni sociali. Questo è un altro bellissimo scritto di quella mente potente e geniale che risponde al nome di Michael Rozeff.

 


 

Lo scopo principale che qui mi prefiggo è il seguente: voglio suggerire in che modo la maggior parte di noi può avvicinarsi maggiormente a ciò che ci è caro politicamente e che desideriamo socialmente. La mia proposta chiaramente non si applica a quelle persone immorali che sono determinate nel voler dominare gli altri contro la loro volontà, vale a dire gli autoritari di ogni tipo e colore.

Lo scenario che presento è frutto dell'immaginazione. Non intende essere una fotografia dettagliata di una nuova realtà. Vuole solo suggerire l'idea di una nuova possibile realtà. Io mi pongo sul cammino tracciato da Paul Emile de Puydt.

Supponiamo che non ci siano cambiamenti nel governo locale. Supponiamo che all'inizio dell'anno tu cittadino dai il tuo appoggio alla forma di governo che preferisci. Dai il tuo supporto attivo per un anno. L'anno successivo puoi effettuare una scelta diversa.

Per semplificare le cose, supponi di avere a tua disposizione tre opzioni: Repubblicano (Rosso), Democratico (Blu) e Libertario (Giallo). Ma, nel profondo del tuo animo hai la consapevolezza che ci possono essere ulteriori opzioni: Verde, Rosso chiaro, Blu intenso, Marrone scuro, e così via.

Se tu scegli il Rosso, ti impegni a seguire le disposizioni emesse dal governo nazionale Rosso. Se scegli il Blu o il Giallo ti impegni ad accettare e mettere in pratica il programma rispettivo di quei governi nazionali. Tu puoi scegliere Rosso e il tuo vicino può scegliere Giallo. Ognuno di voi decide di seguire la propria opzione riguardo al governo nazionale preferito.

Il termine nazionale qui utilizzato non fa riferimento ad una nazione, una società e un governo nazionale. Significa solo che c'è un governo i cui membri e sostenitori vivono in molti località differenti.

In seguito farò a meno del termine nazionale e parlerò solo di governo. I Rossi, i Blu, e i Gialli vivono dappertutto come se si trattasse di un coperta dai vari colori. Tu puoi scegliere il giallo e il tuo vicino può scegliere il Blu. Si tratta di quanto già avviene per l'adesione alle religioni e ad una chiesa da parte degli individui.

Non cercherò di simulare alla perfezione le preferenze di governo degli attuali Rossi, Blu e Gialli. Accennerò semplicemente a talune politiche da essi preferite al fine di mostrare come questo sistema possa funzionare. Di certo ci saranno molti punti in sospeso e molte domande che qualsiasi persona riflessiva può sollevare. Ma io non ho l'intenzione di rispondere ad esse fin d'ora.

Consultando le piattaforme dei Repubblicani, i voti dei Repubblicani e le azioni delle amministrazioni Repubblicane, ci facciamo un'idea del governo dei Rossi. La proposta che suggerisco è che coloro che sostengono il governo dei Rossi possono attuare per sé le politiche dei Rossi senza costringere coloro che sostengono il governo dei Blu ad accettare per forza i provvedimenti dei Rossi. Lo stesso avviene per i Blu (e per i Gialli). Essi possono realizzare gran parte del loro programma senza obbligare con la forza gli altri a sostenere un governo non di loro scelta.

Prendiamo in esame l'assistenza sanitaria. I Rossi non vogliono che il governo gestisca la sanità. Essi vogliono mantenere il sistema esistente pur con alcune riforme. I Blu vogliono una assistenza sanitaria di base per ognuno. Ciascuno di voi che desidera uno di questi due sistemi può averlo senza per questo obbligare l'altro ad aderire al proprio sistema. Questo è un punto cruciale. Nulla impedisce ad un aderente dei Rossi dal sottoscrivere, sostenere e seguire le disposizioni del sistema regolato dai Rossi, mentre, al tempo stesso, un Blu sottoscrive il suo sistema e segue le disposizioni del suo sistema.

Ci può essere un Sistema Sanitario dei Rossi, un Sistema Sanitario dei Blu, così come ci sono differenti compagnie di assicurazione e diversi ospedali e programmi sanitari. I Blu non devono forzare i Rossi ad entrare nel loro sistema per ottenere quello che essi vogliono, allo stesso modo in cui coloro che sostengono i concerti rock non devono obbligare ad assistervi i frequentatori dell'opera classica. I Gialli, poi, non vogliono che il governo si occupi di assistenza sanitaria, e il loro governo non chiederà ad essi risorse finanziarie da destinare a tale scopo.

Perché qualcuno dovrebbe battagliare con il suo vicino per la scelta del suo sistema sanitario quando l'alternativa di opzioni plurime è del tutto fattibile? Attualmente nessuno singolarmente ha la possibilità di scegliere il governo nazionale. Il governo si arroga il diritto di regolare le scelte sanitarie. Perciò tutti lottano tra di loro e cercano di imporre il proprio modello. Tutti cercano di far sì che altri paghino a sostegno della propria opzione. Se invece esistesse la possibilità di scegliere ognuno il proprio governo, la lotta cesserebbe. In tal modo ogni persona potrebbe ottenere ciò che desidera.

Coloro che, pur in presenza di scelte, vogliono ancora imporre a tutti il loro sistema sotto un unico governo, questi, nel mio modo di vedere, stanno sostenendo una cosa malvagia. Tuttavia essi non pensano che ciò sia malvagio. Essi pensano che sia bene costringere tutti ad effettuare la stessa scelta in quanto il governo dice loro di fare così. Il loro modo di pensare di solito si riduce ad una qualche nozione che la “società” andrebbe a pezzi se tutti non fossero obbligati ad obbedire. Essi hanno una certa idea di società in quanto collettività o corpo unitario o nazione singola o popolo unito, ed essi pongono questa nozione al di sopra di qualsiasi individuo. Per il mio modo di pensare tutte queste idee sono fondamentalmente errate.

Non è bene quando un governo dice a tutti che cosa devono fare. In questo modo i governanti abusano del loro potere. Essi non sanno che cosa è giusto per ciascuno. Essi impediscono alle persone di migliorare la propria condizione. La società non andrebbe a pezzi se questo avvenisse. In effetti, la nozione di una società come un blocco unico è un concetto del tutto viziato. La nozione di “società” unitaria è profondamente radicata nella mente delle persone, qualunque sia il loro orientamento politico. Anche i Gialli spesso la usano senza accorgersene. Potrei fare una lista lunghissima di citazioni che usano questa nozione di società. Io stesso devo averla utilizzata. Questa è una idea pericolosa perché tutte le persone in una presunta società non sono unite e uniformi nelle loro preferenze sociali e politiche. In questo senso, la società è una costruzione mitica. Essa serve per sostenere l'idea di un singolo governo per una singola società. Ecco quello che la rende così insidiosamente pericolosa. Inoltre, l'idea che il collettivo sia superiore all'individuo singolo è un qualcosa di totalmente sbagliato. Il collettivo poi invariabilmente si riduce ad una cerchia di poche persone che parlano in nome del gruppo, e questo non è altro che il governo con tutti i mali che ne derivano.

Il fatto è che qualsiasi governo nazionale che sostiene di parlare ed agire in nome di un'unica società è, in realtà, un gruppo ristretto di persone che pretendono di essere destinate a prendere decisioni per conto di un altro gruppo di persone non meglio identificabili. Qualsiasi pretesa di un governo di agire a vantaggio di tutti non può essere verificata attraverso accordi volontari, liberamente stipulati. Io non ho conoscenza di alcun governo che sia riconfermato in carica anno dopo anno e che sia scelto liberamente da tutti coloro che lo vogliono. Tutti i governi si impongono su tutti coloro che sono sotto la loro sovranità territoriale. Nessun governo è simile ad uno strumento operativo che si forma attraverso il consenso di tutti. Ciò che manca a tutti i governi è la legittimità che deriva da un consenso libero da parte di individui che effettuano le loro scelte in maniera volontaria e sono concordi nel sostenerle.

Io non intendo qui elaborare sul dato di fatto che il governo per scelta sia possibile, esaminando ogni singolo problema che divide le persone politicamente e socialmente. Voglio semplicemente menzionare qualche altro aspetto che non richiede un governo nazionale monolitico (monopolista): i diritti di voto, l'economia e l'occupazione, l'indipendenza energetica, la trasparenza amministrativa, i diritti civili, l'aborto, la sicurezza pensionistica, l'istruzione, un processo elettorale onesto, la scienza e la tecnologia, il problema delle droghe, l'assistenza sociale.

Ad esempio, i Rossi potrebbero sottoscrivere per un governo che, al loro interno, non accetta l'aborto, mentre i Blu e i Gialli lo permettono. I Rossi e i Blu potrebbero introdurre varie disposizioni economiche, imposte e sussidi che riguardano solo i propri sostenitori in modo da attuare la propria idea di assistenza sanitaria e di stimolo all’occupazione. I Gialli potrebbero impegnarsi nel laissez-faire. I Blu potrebbero promuovere i sindacati degli insegnanti e introdurre l'istruzione a partire dall'età di tre anni, mentre i Rossi potrebbero attuare il curriculum educativo che essi vogliono.

In sostanza, si ribadisce ancora una volta che il punto cruciale consiste nel fatto che non esistono motivi per i quali ciascun gruppo non possa scegliere ciò che preferisce in riferimento a queste aree di intervento, e queste sono le aree di cui si occupano i grandi partiti politici nei loro siti web e su cui discutono nei loro programmi elettorali.

La difesa è un qualcosa di più difficile da trattare perché quello che ogni governo fa può coinvolgere persone che hanno fatto una diversa scelta di governo. Niente impedisce ai Rossi (o ai Blu) di formare un esercito tra i loro sostenitori e di stazionare con le loro forze armate in terre straniere e di prendere parte a conflitti. Se vi è una guerra, i loro nemici potrebbero attaccare tutti, anche quelli che non hanno sottoscritto quel governo specifico impegnato nella guerra. Tuttavia, quello che è molto probabile che avvenga è che, dal momento che il governo dei Rossi, o qualsiasi altro governo incline alla guerra, deve pagarsi la sua guerra prendendo soldi e soldati da coloro che sottoscrivono volontariamente a quel governo, essi scopriranno che la loro capacità di raccogliere risorse e uomini per queste guerre sarà di gran lunga inferiore rispetto al sistema attuale basato sul monopolio e sulla costrizione. Quando le persone hanno la scelta riguardo al combattere in guerra e a sostenere le spese per la guerra, correndo il rischio di essere uccisi o feriti, essi sono portati, con tutta probabilità, a fare scelte differenti che non quando il governo estrae con la forza il loro appoggio finanziario e fisico, mentre li manipola con la propaganda e con la messa in atto di incidenti atti a provocare la guerra.

Fare la guerra risulterebbe allora solo in quanto i “buoni” si oppongono ai “cattivi”, almeno in una misura di gran lunga maggiore di quanto non avvenga attualmente.

Adesso io formulo la mia domanda: vuoi davvero essere un Repubblicano o un Democratico? Vuoi davvero, volutamente e volontariamente, sostenere con i tuoi soldi i tipi di governi che questi due partiti mettono in atto? Vuoi davvero sottomettere te stesso e i tuoi beni alle loro leggi e ai loro regolamenti, la qual cosa è implicita quando scegli un governo? Oppure vuoi vedere se non ci siano altre scelte di governo?

Io mi azzardo a predire che, se esistesse la possibilità, un numero grandissimo di persone non sceglierebbe affatto qualcosa che avesse anche solo una lontana somiglianza a quello che abbiamo attualmente. La differenza tra quello che abbiamo e quello che potremmo avere rappresenta la misura dello scontento che il governo esistente provoca.

Paul Emile de Puydt raccomandò la scelta in materia di governi già nel 1860. Questo avvenne mentre il mondo stava andando esattamente nella direzione opposta. Qualsiasi progresso sia stato fatto da allora, questo è dovuto alla libertà degli scambi, non al monopolio dei governi che sono cresciuti sempre più di dimensioni, forza e potere, fino al punto da produrre due guerre mondiali oltre a genocidi, armi nucleari, conflitti senza fine, e instabilità economiche enormi. Il tempo è venuto di cambiare totalmente direzione, di smetterla di pensare in termini di società uniformi gestite da un unico governo privo di legittimo consenso. È venuto il tempo di iniziare a pensare in termini di libera scelta di governi.

 


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