Gian Piero de Bellis

Documenti
Introduzione

(2020)

 



Nota

Antologia Libertaria. Introduzione al tema : Documenti.

 


 

Con i documenti qui presentati si vogliono mettere in luce gli aspetti più importanti che caratterizzano la concezione e la pratica degli anarchici.
Si evidenziano, in particolare, le seguenti aspirazioni e convinzioni:

Oltre la politica
La distinzione basilare tra anarchici e marxisti non concerne il fine da perseguire (estinzione dello stato) ma i mezzi da utilizzare. Gli anarchici non ritengono la politica uno strumento di liberazione ma un fattore di manipolazione e oppressione degli individui e delle comunità. Per questo la rifiutano totalmente, come emerge nella Circolare di Sonvilier (Documento 1). Questa posizione è sintetizzata da Bakunin nella sua Circolare ai miei amici d’Italia (1871) quando scrive: «  La politica ha per oggetto la fondazione e conservazione degli stati; ma chi dice stato dice dominazione da un lato, soggezione dall’altro.  »

Oltre il centralismo e l’autoritarismo
Gli anarchici rifiutano il centralismo e l’autoritarismo a partire dal modo stesso di organizzarsi che, nelle loro intenzioni e per quanto ne sono capaci, dovrebbe prefigurare la società del futuro, priva di dominatori e di sfruttatori. Da qui lo scontro con Marx e con i socialisti autoritari che volevano dirigere il movimento dei lavoratori europei (l’Internazionale) dal centro (Londra). Questa posizione di autonomia è pienamente riaffermata al Congresso di Saint-Imier (Documento 2) che fa seguito all’espulsione degli anarchici avvenuta al Congresso dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori (L’Aia, 1872).

Oltre lo stato monopolista
La massima espressione di centralismo e autoritarismo è costituita dallo stato monopolista (centrale, territoriale) che ha la pretesa di amministrare, cioè imporre il suo volere a tutti coloro che vivono all’interno di un certo territorio, che costoro lo vogliano o no. Contro questa pretesa assurda, davanti al Tribunale di Lyon (Documento 3) si eleva la voce degli anarchici che non sono contro questa o quella forma di stato, ma contro l’idea stessa di stato in quanto dominio esterno sugli individui.

Per l’educazione integrale
Per andare oltre lo stato autoritario a sovranità territoriale monopolista e per conseguire una piena autonomia personale vi è bisogno di esseri umani capaci di interpretare e padroneggiare la realtà, almeno nei suoi aspetti principali. Da qui l’importanza che gli anarchici attribuiscono all’educazione integrale, basata sullo sviluppo di capacità intellettuali e manuali e priva di miti e idee convenzionali volte a manipolare l’individuo (Documento 4).

Contro il militarismo e la guerra
L’anarchico è un sostenitore convinto del principio di non-aggressione. Tra le fila degli anarchici si annoverano numerose figure di non-violenti, pacifisti, anti-militaristi, e notevole è stato il numero degli anarchici ammazzati o incarcerati perché contro l’esercito e contro la guerra. Il Manifesto dell'Internazionale Anarchica contro la guerra (Documento 5), redatto in occasione della Prima Guerra Mondiale, sintetizza queste posizioni. Esse non furono però condivise da tutti gli anarchici in quanto una parte di loro si schierò a favore della Francia e dell’Inghilterra, ritenendo la sconfitta del militarismo prussiano tatticamente più importante ai fini del prevalere in futuro della pace.

 


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