Gian Piero de Bellis

Patriottismo – Nazionalismo - Militarismo
Introduzione

(2020)

 



Nota

Antologia Libertaria. Introduzione al tema : Patriottismo – Nazionalismo - Militarismo.

 


 

Il nazionalismo è la creazione e manifestazione di sentimenti artificiali (l'attaccamento morboso alla propria terra e l'inculcare un sentimento di superiorità nei confronti di altre popolazioni). Il militarismo è la giustificazione e pratica della violenza organizzata (coscrizione obbligatoria, armamenti, obbedienza cieca alla gerarchia).

La creazione e attuazione di questi due fenomeni necessita la formazione di una entità territoriale particolare, e questa entità, a partire dalla Rivoluzione Francese, si chiama Stato Nazionale.

Gli stati nazionali territoriali, in particolare negli anni della loro formazione (Italia, Germania nella seconda metà dell'ottocento) e del loro consolidamento e ampliamento (Inghilterra e Francia con le loro avventure imperialiste a partire dalla fine dell'ottocento), hanno promosso il patriottismo (aspetto culturale) e il militarismo (aspetto materiale) perché tutto ciò era intrinseco alla loro natura e necessario alla loro grandezza.

È stato quindi del tutto logico e necessario che contro questi due fenomeni, che rappresentano le manifestazioni più nefaste e aberranti del potere statale, si elevassero le voci e si indirizzassero le lotte degli anarchici.

E mentre i socialisti di stato gettavano nella spazzatura il loro internazionalismo pacifista («  i proletari non hanno patria  ») sostituendolo con un nazionalismo popolare del tutto disgustoso, gli anarchici finivano in carcere o dovevano fuggire in terre lontane per essersi rifiutati di vestire la divisa militare e di partecipare a orrendi massacri.

Per alcuni anarchici, la lotta contro la guerra è impegno contro tutte le guerre, anche la cosiddetta guerra di classe, e contro tutti gli odii, anche quelli contro presunti nemici (economici, religiosi, razziali).

L'impegno contro la guerra non vuol certamente significare passività di fronte alle aggressioni ma utilizzo di metodi (libera associazione, persuasione, non-collaborazione) compatibili con i fini (nascita di comunità volontarie non violente).

 


[Home] [Top]