Gian Piero de Bellis

Istruzione - Educazione
Introduzione

(2022)

 



Nota

Antologia Libertaria. Introduzione al tema : Istruzione - Educazione.

 


 

I pensatori e gli attivisti anarchici hanno dedicato ampio spazio alla riflessione sull’educazione.

Innanzitutto hanno formulato una critica della scuola di Stato. La loro avversione per la scuola di Stato è motivata dal fatto che essa è:

  • Impositiva. In quanto scuola dei padroni, impone l’apprendimento di nozioni funzionali al potere e che sono, in molti casi, del tutto aliene agli interessi e ai desideri di conoscenza dei giovani discenti.
  • Ripetitiva. La scuola di Stato nei suoi programmi e nelle forme cattedratiche di insegnamento non fa che ripetere il presente, divenuto passato, proiettandolo in un futuro sempre identico nelle forme di organizzazione politica e sociale.
  • Manipolativa. Le famiglie mandano i loro figli alla scuola di Stato perché, attraverso la concessione di diplomi e l’assorbimento della ideologia dominante, possono sperare in un posto di lavoro e in una posizione più elevata nella scala economico-sociale.  

Contrariamente a ciò, i principi su cui si basa una educazione nello spirito dell’anarchia possono così essere sintetizzati:

  • Educazione integrale attraverso il superamento della divisione manuale/intellettuale, pratica/teoria, corpo/mente, arte/scienza, e di tutte le divisioni-contrapposizioni generate artificialmente da un approccio convenzionale statale all’istruzione.
  • Educazione razionale attraverso un processo di apprendimento basato sulla conoscenza sperimentale della realtà e non sull’assorbimento ripetitivo di talune ideologie e comportamenti di passate generazioni, riproposti solo in quanto funzionali al ceto dominante.
  • Educazione personale sotto il controllo e la direzione dell’individuo interessato ad apprendere e in sintonia con i suoi bisogni ed esigenze. La curiosità e la voglia di esplorare la realtà sono le molle indispensabili per un apprendimento valido e duraturo.
  • Educazione universale che vuol dire disponibile per tutti gli individui, durante tutto il corso della loro vita, e in grado di creare ponti tra culture e temi e non barriere o addirittura contrapposizioni inutili e deleterie.

Sulla base di questi principi, alcuni anarchici hanno speso notevoli energie per cercare di attuare i principi e le forme di un apprendimento libero e critico. Le iniziative e le proposte che sono state avanzate e attuate possono essere classificate sotto due forme:

  • Nuove scuole. Gli esperimenti di Paul Robin (documento 4), Francisco Ferrer (documento 5), e Sébastien Faure (documento 8) rappresentano, tra gli altri, punti cardinali di una sperimentazione che avrebbe potuto produrre risultati notevoli in termini di formazione di personalità critiche e creative se non fossero stati soffocati da tutta una serie di interventi repressivi e criminali (l’assassinio di Francisco Ferrer da parte dello Stato spagnolo) e di motivi contingenti (lo scoppio della prima guerra mondiale e la fine, per mancanza di fondi, dell’esperimento La Ruche di Sébastien Faure)  
  • Oltre la scuola. In tempi più recenti, in presenza di nuove possibilità tecniche di comunicazione e di disponibilità generalizzata di materiali per l’apprendimento, alcuni pensatori quali Paul Goodman (documento 12) e Ivan Illich (documento 13) hanno formulato l’idea di un apprendimento personalizzato sganciato da un luogo fisico (l’edificio scolastico). 
Tutti questi spunti propositivi (apprendimento in gruppo, apprendimento personalizzato) andrebbero ripresi, ampliati e innovati per dar poi vita a nuovi progetti che possano prefigurare non solo i processi educativi del futuro ma anche le forme di organizzazione sociale di un domani in cui ogni tipo di dominazione (politica, economica, culturale) sarà del tutto assente.

 


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