Per molti anarchici anarchia e federalismo sono le due facce della stessa medaglia. L'anarchia è l'individuo libero di condurre la propria esistenza come desidera, e federalismo è questo stesso individuo libero che decide di unirsi ad altri, nei modi e nelle forme desiderate e volute per dar vita ad associazioni e comunità volontarie, di ogni tipo, forma e funzione.
Il federalismo non è quindi altro che un contratto liberamente stipulato e direttamente sottoscritto dalle persone per relazionarsi-associarsi ad altre persone, contratto che sfocia nella formazione di comunità volontarie di produzione, di servizi, di scambio o di espressione di ogni altra realtà di vita associata.
Ciò estingue e sostituisce l'entità inventata ed imposta a tutti, nota sotto il nome di STATO nazionale territoriale, in cui si è inseriti e soggetti, di fatto e a forza, fin dalla nascita. Al suo posto prendono vita comunità volontarie intese come:
- entità di cui si sceglie volontariamente di fare parte
- associazioni da cui ognuno può liberamente secedere
- realtà prive di qualsiasi potere monopolistico.
Gli anarchici sottolineano in particolare l'aspetto di affinità tra i membri di queste comunità che è il risultato della volontarietà della scelta di associarsi o meno con altri. L'affinità prevale anche sulla prossimità. Infatti, non è perché si vive l'uno accanto all'altro su uno stesso territorio che si diventa, automaticamente ed obbligatoriamente, membri della stessa comunità.
Chiaramente, nel caso di questioni prettamente territoriali (la bonifica di una zona, il drenaggio di un fiume, la costruzione di strade di attraversamento, ecc.) è possibile e auspicabile che si formino associazioni funzionali che uniscono i membri di varie comunità che abitano a prossimità l'uno dell'altro. Ma ciò non ha nulla a che vedere con il territorialismo statale, vale a dire con l'entità territoriale STATO che pretende di esercitare il monopolio della sovranità su tutti coloro che vivono in un dato territorio e su tutte le materie che li riguardano.
La concezione anarchica si basa soprattutto su unità di base federate a livello comunale e regionale, per poi coinvolgere il mondo intero in una federazione di federazioni. Vi sono però anche taluni anarchici (vedi Antologia sulla Panarchia) che hanno esplicitamente parlato di comunità volontarie non territoriali. E si può dire che questo aspetto, anche se non espressamente trattato e messo in evidenza nella concezione anarchica, è quasi implicito come risultato della libertà e volontarietà delle scelte, di ciascuno e di tutti, dappertutto e in ogni momento.